Quelle che sono proposte qui di seguito sono alcune poesie e filastrocche per le classi prime. I materiali sono stati trovati all'interno dei portali: robertosconocchini e maestrarosasergi.
La prima filastrocca s'intitola "Appare una manina", ed è utile per apprendere quale sia la mano destra e quale la sinistra mediante l'utilizzo contemporaneo del canale vocale e quello gestuale, questo determina un clima motivante e allo stesso tempo rilassato all'interno della nostra aula.
Appare una manina
Impariamo qual è la mano destra e quale la sinistra. La filastrocca va eseguita prima con la destra poi con la sinistra poi con tutte e due:
Appare una manina,
si mette a ballare, si apre e si chiude e poi se ne va.
si mette a ballare, si apre e si chiude e poi se ne va.
Appare l’altra mano,
si mette a ballare, si apre e si chiude e poi se ne va.
si mette a ballare, si apre e si chiude e poi se ne va.
E adesso tutte e due,
si mettono a ballare, si aprono e si chiudono e poi se ne vanno.
si mettono a ballare, si aprono e si chiudono e poi se ne vanno.
Impariamo i nomi delle dita con una filastrocca.
Disegna l’impronta della tua mano sinistra. Ritaglia le strisce e incollale vicino ad ogni dito. Impara a memoria la filastrocca delle dita stringendo prima le dita della mano sinistra poi quelle della mano destra.
Dice POLLICE : Voglio il pane ! |
Dice INDICE : Non ne abbiamo ! |
Dice MEDIO : Come facciamo ? |
Dice ANULARE : Ce n’è un pezzettino. |
Dice MIGNOLO : Datelo a me che sono il più piccino. |
Altre poesie per la scuola elementare che propongo in questo articolo sono: L'autunno, Voglio fare un regalo alla befana, Carnevale
or di nebbie un grigio velo
copre mesto terra e cielo.
Non piu all’alba lieti gridi
d’uccellini voli e stridi.
d’uccellini voli e stridi.
Non si sente che il lamento
dolce e flebile del vento
che par dir sera e mattina:
già l’inverno si avvicina.
dolce e flebile del vento
che par dir sera e mattina:
già l’inverno si avvicina.
Voglio fare un regalo alla Befana
La Befana, cara vecchietta,
va all'antica, senza fretta.
Non prende mica l'aeroplano
per volare dal monte al piano,
si fida soltanto, la cara vecchina,
della sua scopa di saggina:
va all'antica, senza fretta.
Non prende mica l'aeroplano
per volare dal monte al piano,
si fida soltanto, la cara vecchina,
della sua scopa di saggina:
è così che poi succede
che la Befana... non si vede!
Ha fatto tardi fra i nuvoloni,
e molti restano senza doni!
Io quasi, nel mio buon cuore,
vorrei regalarle un micromotore,
perché arrivi dappertutto
col tempo bello o col tempo brutto...
Un po' di progresso e di velocità
per dare a tutti la felicità!
che la Befana... non si vede!
Ha fatto tardi fra i nuvoloni,
e molti restano senza doni!
Io quasi, nel mio buon cuore,
vorrei regalarle un micromotore,
perché arrivi dappertutto
col tempo bello o col tempo brutto...
Un po' di progresso e di velocità
per dare a tutti la felicità!
Carnevale (Gianni Rodari)
Io mi vesto da pompiere
Tu da vespa o candeliere
Lui da essere spaziale
Travestirsi non è male!
Io mi vesto da regina
Tu da sacco di farina
Lei da frate o da serpente
Travestirsi è divertente!
Io mi vesto da canguro
Tu da cavolo maturo
Lui da papera o da cuoco
Travestirsi che bel gioco!
Uso del metronomo: Ora riporto due filastrocche da recitare con il metronomo. Un’attività a metà strada tra musica (il ritmo) e poesia (gli accenti poetici, la scansione metrica)
Dalla raccolta “ A-ULI’ A-ULE’ “ di Nico Orengo la filastrocca
CRAPA PELATA
CRA | PA | PE | LA | TA | FA | CE | VA I | TOR | TEL | LI |
E | NON | NE | DA | VA | AI | SUOI | FRA | TEL | LI | |
I | SUOI | FRA | TEL | LI | FAN | LA | FRIT | TA | TA | |
E | NON | NE | DAN | NO | A | CRA | PA | PE | LA | TA |
CRAPA PELATA FACEVA I TORTELLI
E NON NE DAVA AI SUOI FRATELLI
I SUOI FRATELLI FAN LA FRITTATA
E NON NE DANNO A CRAPA PELATA
DOMANDE
UN | TA | LE | MI | VEN | NE | A | DO | MAN | DA | RE |
QUAN | TE | FRA | GO | LE | CRE | SCO | NO | IN | MA | RE ? |
IO | GLI | RI | SPO | SI | DI | MI | A | TE | STA | |
QUAN | TE | SAR | DI | NE | NEL | LA | FO | RE | STA | |
UN TALE MI VENNE A DOMANDARE
QUANTE FRAGOLE CRESCONO IN MARE ?
IO GLI HO RISPOSTO DI MIA TESTA
QUANTE SARDINE NELLA FORESTA .
In ultimo riporto alcune famose poesie come: Il vigile urbano e L'omino della gru ed alcune poesie dedicate al carnevale.
Il vigile urbano ( Gianni Rodari)
Chi è più forte del vigile urbano?
Ferma i tram con una mano.
Con un dito, calmo e sereno,
tiene indietro un autotreno:
cento motori scalpitanti
li mette a cuccia alzando i guanti.
Sempre in croce in mezzo al baccano:
chi è più paziente del vigile urbano?
L’omino della gru (Gianni Rodari)
Filastrocca di sotto in su
per l’omino della grSotto terra va il minatore
dov’è buio a tutte l’ore;
per l’omino della grSotto terra va il minatore
dov’è buio a tutte l’ore;
lo spazzino va nel tombino,
sulla terra sta il contadino,
sulla terra sta il contadino,
in cima ai pali l’elettricista
gode già una bella vista,
gode già una bella vista,
il muratore va sui tetti
e vede tutti piccoletti …
e vede tutti piccoletti …
ma più in alto, lassù lassù,
c’è l’omino della gru:
c’è l’omino della gru:
cielo a sinistra, cielo a destra,
e non gli gira mai la testa.
e non gli gira mai la testa.
Poesie di carnevale
E’ arrivato carnevale
Con coriandoli e stelline
E graziose mascherine.
Van cantando per la via
In allegra compagnia
Arlecchino e Pulcinella,
Balanzone con Brighella,
e Rosaura e Colombina.
Con le maschere la gente
Se la spassa assai beata:
è stagione spensierata
va passata allegramente.
Che fracasso!
Che Sconquasso!
Che schiamazzo!
E’ arrivato Carnevale
Buffo e pazzo,
con le belle mascherine,
che con fischi, frizzi e lazzi,
con schiamazzi,
con svolazzi di sottane
e di vecchie palandrane,
fanno tutti divertire.
Viva viva Carnevale,
che fischiando,
saltellando,
tintinnando,
viene innanzi e non fa male,
e coriandoli e confetti
porta seco, ed un fascio
di burletti e di sberleffi,
di dispetti,
di vestiti a fogge strane,
di lucenti durlindane ,
di suonate,
di ballate,
di graziose cavatine,
di trovate birichine!
Viva viva il Carnevale
Con le belle mascherine!
Mascherine
Ben tornate, mascherine
Nell’allegro girotondo!
Arlecchini e Colombine
In un palpito giocondo.
Trallallera trallallà.
Ogni lieto scherzo vale:
ben venuto carnevale,
che vi porta tutte qua.
C’è bisogno d’un sorriso
Dopo tante, tante pene,
che c’illumini un po’ il viso.
Vi vogliamo tanto bene
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